Movimento per L’Equità Territoriale


Programma Politico
DEMOCRAZIA, DIRITTI, GIUSTIZIA
Il Movimento per l’Equità Territoriale difende tutti i popoli, comprese le minoranze, ma anche le nazioni, le nazioni senza Stato e le regioni che subiscono l’oppressione e che aspirano al riconoscimento politico, culturale e linguistico delle loro istituzioni democratiche in modo trasparente, ordinato e pacifico».
Il Movimento per l’Equità Territoriale si batte per difendere i diritti umani e i diritti civili e si adopera per garantire il diritto di opinione, di espressione, di informazione e di manifestazione libera del proprio pensiero, difendendo pluralismo e imparzialità.
Ci battiamo per garantire a tutti i cittadini, ovunque residenti, gli stessi diritti sociali e civili tramite
l’istituzione di un giusto fondo perequativo delle risorse finanziarie Art. 117 della Costituzione, lettera m) e l’attuazione dei LEP che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale” (Art 117 della Costituzione, lettera m).
Sosteniamo obiettivi di riforma della pubblica amministrazione e della giustizia che perseguano il fine di potenziare e mettere a regime, in modo permanente, l’efficienza del sistema, contribuendo così al rafforzamento della capacità gestionale e dell’assistenza tecnica alle amministrazioni centrali e locali, al rafforzamento dell’ organizzazione territoriale e alla digitalizzazione dei processi e dei servizi. Supportiamo un’azione più incisiva di contrasto alle organizzazioni criminali e mafiose in tutto il Paese, nonché alle loro infiltrazioni all’interno delle Istituzioni, agendo particolarmente sul versante della prevenzione attraverso la lotta alla dispersione scolastica e uno sviluppo reale e concreto delle politiche attive del lavoro.
Sosteniamo una riforma processuale e ordinamentale dell’ intero sistema giudiziario volta ad aumentare la trasparenza e la prevedibilità della durata dei procedimenti civili e penali.
Ci battiamo per una informazione pubblica plurale ed equilibrata, che non screditi i territori e che sia bilanciata nella promozione delle culture, delle eccellenze, delle realtà produttive e delle specificità di tutte le aree del Paese.
AMBIENTE ED ECOLOGIA
Rendere la nostra economia più ecologica è un’opportunità storica per creare posti di lavoro e migliorare la qualità della vita».
Il modello di sviluppo, basato sulla crescita continua, ha portato ad un impoverimento delle risorse, al cambiamento climatico e ad una grave perdita di biodiversità, che minacciano le fondamenta del nostro benessere e della nostra sicurezza e aumentano le diseguaglianze territoriali, penalizzando particolarmente i territori più poveri e periferici.
Movimento per l’Equità Territoriale sostiene ogni mi-sura possibile che limiti l’aumento della temperatura del pianeta e supporti le azioni per un’ economia a emissioni zero.
Vogliamo eliminare dal mix energetico nazionale tutti i combustibili fossili e abolire i sussidi diretti e indiretti alle fonti fossili e al nucleare.
Le alternative rinnovabili devono essere implementate nel rispetto dei territori e dei criteri di sostenibilità ambientale.
L’efficientamento energetico degli edifici e delle strutture pubbliche e il risparmio energetico in generale, sono una priorità. Le infrastrutture devono essere ecosostenibili e tali da contribuire a ripristinare e difendere la biodiversità.
I suoli devono essere protetti dal degrado e risanati per aumentare la loro capacità di trattenere le scarse risorse idriche, prevenendo il dissesto idrogeologico. Il modo in cui produciamo e consumiamo gli alimenti ha una profonda influenza sulla salute umana, sulla salute animale e sugli ecosistemi.
Siamo contro il modello industriale di agricoltura intensiva e sosteniamo invece le piccole produzioni locali, il biologico, l’agricoltura naturale e gli allevamenti estensivi.
Difendiamo il consumo consapevole e un’etichettatura trasparente che tuteli e valorizzi le filiere produttive del Mezzogiorno.
Il Movimento per l’Equità Territoriale lavora per rafforzamento della legislazione ambientale e della sua
applicazione a tutti i livelli, promuovendo azioni legali contro coloro che la violano e azioni di sensibilizzazione attraverso l’educazione ambientale.
ECONOMIA ED EUROPA
Crediamo nel valore della diversità dei popoli, ma anche che tutti i popoli siano uguali per dignità e che il predominio economico, sociale e politico non possa essere consentito».
Il Movimento per l’Equità Territoriale si batte contro qualsiasi forma di discriminazione e per una distribuzione delle ricchezze più equa.
Siamo contrari al modello di sviluppo lineare, che prevede una crescita illimitata a fronte di risorse naturali scarse e limitate, e vogliamo sostituirlo con un modello di Economia Circolare che crei valore utilizzando meno risorse.
Sosteniamo l’economia reale e distribuita, le piccole e medie imprese, in particolare gli artigiani. le donne imprenditrici e le imprese familiari. Sosteniamo il credito di imposta per le opere pubbliche private e ci opponiamo alla finanziarizzazione dell’economia:
il settore finanziario deve contribuire appieno alla creazione di un’ economia resiliente e sostenibile, incoraggiando gli investimenti sociali responsabili.
Crediamo in una riforma del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea che abbia per mandato la lotta alla disoccupazione al pari della stabilità dei prezzi. Ci battiamo contro la delocalizzazione e sosteniamo il salario minimo europeo.
Vogliamo superare le politiche di vincolo esterno sul bilancio e la contribuzione netta per gli Stati membri più indebitati.
Chiediamo un ministero degli affari europei con competenza Promuoviamo l’equità fiscale spostando la tassazione dal reddito da lavoro al reddito da capitali e, in generale, tassando di più quello che vogliamo diminuire (uso delle risorse e inquinamento) e di meno quello che vogliamo aumentare (posti di lavoro).
Vogliamo aggiornare le norme sul lavoro per proteggere i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi, i lavoratori a chiamata, quelli soggetti a contratti temporanei o occasionali e i lavoratori delle piattaforme digitali.
Intendiamo garantire maggiore sicurezza e formazione contrastare efficacemente per gli infortuni sul lavoro.
Vogliamo incrementare considerevolmente i finanziamenti indipendenti a ricerca e innovazione per affrontare le grandi sfide della società, valorizzando le università e i centri di ricerca meridionali ed evitando che sempre più persone preparate siano costrette ad emigrare.
INCLUSIONE E COESIONE
Poniamo al centro delle politiche pubbliche la dimensione umana e la giustizia sociale. Tutti dovrebbero avere diritto al lavoro, ad un reddito decente, a un livello adeguato di sostegno sociale e a servizi pubblici di base».
Il Movimento Equità Territoriale promuove e si batte per rafforzare l’inclusione e coesione territoriale riducendo le disparità regionali all’interno dei confini nazionali e tra gli Stati membri dell’Unione Europea, in modo tale da offrire a tutte le persone pari opportunità indipendentemente da dove siano nate o vivano.
Attraverso l’attuazione di vere politiche di coesione ed inclusione, che prestino attenzione particolare alle regioni svantaggiate e periferiche, vogliamo combattere il precariato, la disoccupazione giovanile e la fuga dei cervelli.
Vogliamo promuovere iniziative per rafforzare le economie locali e regionali, creando un ambiente di successo in patria che incoraggi i giovani a riportare nelle loro comunità le competenze acquisite all’estero e una società in cui abbiano pieno accesso alla protezione e ai diritti sociali.
Vogliamo l’emancipazione e la indipendenza economica delle donne, il rafforzamento della legislazione sulla parità di genere delle leggi contro la discriminazione di genere e generazionale.
Sosteniamo inoltre strenuamente piena integrazione delle persone con disabilità, affinché siano realmente parte attiva nella società e nel lavoro. Vogliamo un’istruzione gratuita e accessibile a tutti. Sosteniamo la diversità culturale, la libertà artistica e l’accesso universale alla cultura.
Ci impegniamo nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e monumentale.
Intendiamo creare una connessione forte tra nuove tecnologie e tradizioni, avvicinare le comunità e rafforzare il senso di appartenenza.
Le lingue e le culture europee contribuiscono all’equilibrio ecologico delle nostre società per cui chiediamo il riconoscimento ufficiale dei dialetti, delle lingue regionali e delle lingue minoritarie che sono a rischio di estinzione.
Il Movimento per l’Equità Territoriale promuove il dialogo interculturale tra i popoli e le minoranze provenienti da ogni parte del mondo e sostiene la cooperazione con i Paesi di origine e le aree periferiche dell’Unione Europea, per ridurre i flussi migratori e migliorare i servizi di inclusione.
Ogni Stato membro dell’Unione Europea deve essere coinvolto in politiche inclusive e partecipare attivamente, in proporzione alla propria popolazione e capacità economica, alla ricollocazione dei migranti.
INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ SOSTENIBILE
ogliamo una rete infrastrutturale integrata per connettere il Mezzogiorno d’Italia con il resto del continente europeo e con i Paesi africani e del Medio Oriente. Intendiamo utilizzare al massimo i potenziali di traffico di merci nel Mediterraneo nella prospettiva di uno scenario che veda il Sud e le isole come fonte di crescita per l’intera economia italiana».
Lo sviluppo di tutte le attività produttive, dall’agricoltura al turismo, non può prescindere da un efficiente sistema di connessioni materiali e immateriali, che preveda lo sviluppo di reti di collegamento piccole, medie e grandi.
In tal senso, il Movimento per l’Equità Territoriale si adopera per il potenziamento della rete infrastrutturale meridionale, coinvolgendo le sue piccole e medie imprese attraverso la creazione della “Banca per il Mezzogiorno” che funga da stimolo per l’economia dell’ intero territorio meridionale (investimenti. occupazione, risparmio, crescita economica).
Ci battiamo, inoltre, per un’alta velocità ferroviaria in tutte le regioni meridionali. estensione alla Sicilia attraverso la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, e per l’implementazione dei corridoi plurimodali e delle reti TEN-T, puntando alla comodalità tra porti, ferrovie, strade e vie navigabili per raccogliere i flussi di merci in direzione Nord Europa (potenziamento del corridoio Palermo-Berlino e Baltico-Adriatico) e quelli dei quadranti Nord-Est e Sud-Est Europa. Il trasporto merci deve essere dirottato su rotaia e sulle vie navigabili esistenti.
Camion, furgoni, treni, navi e aerei dovranno diventare veicoli a zero emissioni.
Sosteniamo lo stop alla vendita di auto nuove a carburanti fossili dopo il 2030, la creazione di zone a bassa emissione nelle città e la promozione degli spostamenti in bicicletta e a piedi.
La mobilità multimodale automatizzata e connessa deve svolgere un ruolo sempre più importante anche
livello urbano, insieme ai sistemi intelligenti di gestione del traffico resi possibili dalla digitalizzazione.
Promuoviamo il trasporto pubblico e la riduzione delle necessità di trasporto come soluzione alla congestione del traffico e all’inquinamento dei nostri centri urbani.
Le nuove tecnologie digitali, l’internet delle cose, i big data, la blockchain, l’intelligenza artificiale, il 5G/6G, devono essere implementati nel pieno rispetto del principio di precauzione.
SCELTE POLITICHE
Il Movimento per l’Equità Territoriale ritiene essenziale garantire la partecipazione popolare dei cittadini al processo democratico, a tutti i livelli istituzionali, rigettando alleanze con i partiti tradizionali che sono (o sono stati) contrari ai suoi principi cardine per posizionamento politico e/o ideologico, nonché con i partiti/movimenti i cui esponenti apicali siano stati condannati per reati contro la pubblica amministrazione.
Tuttavia, consapevole del valore del pluralismo e delle diverse sensibilità ,anche e soprattutto a livello personale, che caratterizzano il panorama politico nazionale e che dunque esulano dalle logiche dei partiti “tradizionali” e consapevole anche della possibile necessità di dover stringere alleanze programmatiche allo scopo di incidere fattivamente nelle istituzioni, apre alle opzioni seguenti:
- Regionali: alleanze in coalizioni programmatiche con movimenti/partiti sulla base di contratti di programma prestabiliti che prevedano obiettivi puntuali non in contraddizione con i principi dell’equità terri-toriale e della sostenibilità ambientale;
- Amministrative/Provinciali: alleanze in coalizioni civiche con movimenti, associazioni e gruppi politici basate sul principio di una corretta e trasparente gestione delle competenze comunali e provinciali (per queste ultime si ritiene auspicabile il ripristino del voto popolare per la scelta dei rappresentanti); nel caso di liste del Movimento per l’Equità Territoriale, può essere considerato l’inserimento di soggetti della società civile non tesserati che condividano, preventivamente e in forma scritta, gli obiettivi programmatici
- Politiche: alleanze pre-elettorali in coalizioni programmatiche con movimenti/partiti sulla base di contratti di programma prestabiliti che prevedano obiettivi puntuali non in contraddizione con il principio dell’equità territoriale, che miri al rafforzamento del welfare e della sostenibilità ambientale e all’equa dotazione di infrastrutture e servizi nel Mezzogiorno; alleanze post-elettorali in coalizioni
programmatiche per contrastare disuguaglianze territoriali, di genere generazionali; - Europee: alleanze in coalizioni programmatiche con partiti nazionali e transnazionali indirizzate a
contrastare/eliminare le disuguaglianze territoriali, di genere e generazionali e impegnate a sostenere lo sviluppo equo, sostenibile ed ecologista.






